Milano, 15 mar. (askanews) - La pubblicità non è etica, non è basata su dati statistici e non racconta cose vere. Lo pensa oltre il 70% dei consumatori. Che si sentono ingannati, in particolare, dalla pubblicità di integratori alimentari, cosmetici, merendine e biscotti. Ma è possibile invertire tale tendenza proponendo una comunicazione che sia contemporaneamente efficace, creativa ed etica? Nove aziende su 10 ne sono convinte. L'eticità nella comunicazione diventa quindi fattore di competitività per le imprese, che nel 56% dei casi ritengono utile la presenza di un organismo nuovo, non legato ad enti governativi o di autodisciplina, che aiuti a realizzare una pubblicità etica e responsabile.

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